2. La famiglia linguistica indoeuropea
Nei primi decenni dell’Ottocento vi fu la scoperta che un’antica lingua dell’India, il sanscrito, ed alcune lingue europee, latino e greco, erano genealogicamente apparentate tra loro. Per identificare questa famiglia nel 1830 venne coniato il termine “Indoeuropeo” (asieuropeo, indogermanico); la famiglia indoeuropea si divide nei seguenti gruppi e sottogruppi:
•Indo-iranco: diviso nei sottogruppi indiano e iranico; il sottogruppo iranico a sua volta si divide in lingue iraniche occidentali e orientali.
•Tocario: formato da lingue estinte.
•Anatolico ittita, lingue diffuse nel 1-2° millennio a. c..
•Armeno: rappresentato dalla sola lingua armena.
•Albanese rappresentato dalla sola lingua albanese.
•Slavo: diviso in tre sottogruppi: slavo orientale (russo, bielorusso, ucraino), lo slavo occidentale (polacco, ceco, slovacco) slavo meridionale (bulgaro, macedone, serbo-croato, sloveno).
•Baltico: comprende lituano e lettone.
•Ellenico: rappresentato dalla sola lingua greca.
•Italico: si divide nei sottogruppi italico orientale (lingue dell’Italia antica come osco, umbro, sannita) e occidentale. Quest’ultimo sottogruppo comprende il latino che ha dato origine alle lingue neolatine e romanze: portoghese, spagnolo, francese, italiano e romeno. Lingue a livello regionale: gallico, catalano, ladino e provenzale.
•Germanico: si divide in tre sottogruppi: orientale (gotico), settentrionale (svedese, danese, norvegese, islandese) e occidentale che si divide in due rami: anglo-frisone e neerlando-tedesco.
•Celtico: si divide nei sottogruppi gaelico (irlandese e gaelico di Scozia) e britannico (gallese, cornico e bretone).